Pianoforte
Le abilità pianistiche sotto elencate vanno intese come comprensive degli aspetti dinamici, timbrici e delle varie modalità d’attacco del tasto e uso dei pedali:
· mano chiusa (dita su gradi congiunti): scale, abbellimenti, cinque note non consecutive, note ribattute, glissandi;
- mano aperta (dita su gradi disgiunti): arpeggi, passaggi per gradi disgiunti;
- bicordi e accordi: terze, seste, ottave, altri bicordi, accordi, clusters;
- salti: note singole, bicordi, ottave, accordi, clusters.
Alla fine del triennio l’alunno dovrà saper leggere a prima vista musiche tratte dai primi metodi per pianoforte e dovrà saper eseguire con consapevolezza interpretativa almeno una composizione tratta dal repertorio solistico o d’insieme per ciascuna delle seguenti aree:
– scale: maggiori e minori per moto retto e contrario;
– studi: · LONGO, “Czernyana”, fasc. 2°, 3°, 4°;
- CZERNY, 30 Nuovi studi di facile meccanismo op. 849, 24 Studi della piccola velocità op. 636;
- DUVERNOY, Scuola primaria op. 176, Scuola del meccanismo op. 120, Scuola preparatoria della velocità op. 276;
- BARTOK, “Mikrokosmos” vol. II e III;
- BERTINI, 25 Studi op. 29;
- HELLER, 25 Studi per il ritmo e l’espressione op. 45;
- LEBERT-STARK, Gran metodo teorico-pratico vol. 11;
- POZZOLI, 24 Studi di facile meccanismo, 30 Studietti elementari;
- BACH: Il Libro di Anna Magdalena, 23 pezzi facili, Piccoli Preludi e Fughette, Invenzioni a 2 voci;
– sonatine: CLEMENTI, Op. 36; KUHLAU, Sonatine e Sonate; DUSSEK, Sonatine e Sonate;
MOZART, sonatine viennesi.
– pezzo di carattere (ad esempio: R. Schumann, Album per la gioventù; S. Prokofiev, Music for children).
– variazioni (Variazioni facili di Mozart e di Beethoven, Variazioni facili di autori del ‘900, ecc.).
Il programma di teoria musicale è caratterizzato da elementi di semiografia e teoria musicale, educazione al senso ritmico, lettura ritmica, dettato ritmico, educazione dell’orecchio e della voce, lettura melodica, dettato melodico e dettato ritmico.